Preserviamo e valorizziamo l’unicità del rovere invecchiato dal vino, creando mobili da tramandare che definiscono un nuovo stile di design italiano sostenibile
LOMBARDIA
Interni e esterni
WINETAGE
Il rovere che ha assorbito il tempo. Ora prende forma.
Ogni venatura, ogni sfumatura del legno porta con sé anni di silenzio, vino e attesa. Winetage nasce da un gesto di rispetto: recuperare botti esauste in rovere, non per nostalgia, ma per evoluzione. Perché quel legno, nobile, vissuto, profondo, non ha esaurito la sua storia: ha solo cambiato voce. Una voce che oggi si esprime in un design italiano sostenibile, capace di unire memoria, materia e visione contemporanea.
Come nasce l'idea
Tutto ha inizio tra i profumi di una cantina vinicola.
È lì che nasce l’intuizione di Winetage: scoprendo che botti in rovere pregiato, usate per l’invecchiamento del vino, vengono smaltite e bruciate dopo soli 5 o 6 anni.
Un gesto abituale. Ma anche un paradosso. In quel momento, un’immagine: Michelangelo e quel blocco di marmo fragile, di scarsa qualità e senza forma che nessun altro voleva scolpire.
Michelangelo accettò invece la sfida. Perché vide in quello “scarto” qualcosa che gli altri non vedevano ancora. Per secoli il mondo ha conosciuto quello “scarto” come il David.
È da quella visione che nasce il progetto: recuperando e reinterpretando il rovere invecchiato nel vino, Winetage trasforma ciò che è stato messo da parte in qualcosa di eterno. Ridare valore. Dare nuova forma al tempo. dSEGNI ne abbraccia oggi la filosofia: perché il rovere, vissuto e segnato, ha ancora molto da raccontare, e in quelle tracce, spesso, chi osserva ritrova anche qualcosa di sé.
Il design
Ogni botte è diversa, come ogni vino che ha custodito.
Il rovere, impregnato di aromi e tannini, si lascia attraversare. Cambia colore, assume sfumature uniche, irripetibili.
È questa alchimia invisibile che guida le creazioni Winetage.
Ogni creazione Winetage nasce dalla rivalutazione della materia nelle sue 2 componenti essenziali: la curvatura e la colorazione impressa dal vino durante l’invecchiamento. Questi attributi accompagnano e guidano la creatività dei designer in ogni fase del processo.
Il design non impone, ma ascolta. Non plasma, ma accompagna.
Un approccio non banale e non per tutti.
Per questo Winetage seleziona scrupolosamente designer e artigiani che sappiano davvero interpretare la storia del rovere, per rispettarne ed esaltarne la curvatura, il colore e le caratteristiche distintive.
Così anche l’integrazione di elementi come il marmo, i metalli e i materiali biologici high-tech Green giocano un ruolo fondamentale.
Soprattutto i marmi, Carrara (Toscana) e Palissandro (Piemonte), provenienti da scarti di lavorazione e torsoli, sono accuratamente selezionati e reinterpretati per Winetage da due artisti della pietra con una lunga tradizione artigianale familiare.
La curvatura
Lo stile elegante e minimale delle creazioni Winetage racconta un design naturale e gentile, pensato per creare un distacco reale dall’ambiente professionale.
Ogni creazione è dialogo: tra legno e marmo, tra curva e superficie, tra passato e presente.
dSEGNI accoglie Winetage per la sua capacità di liberare la forma da ogni rigidità, restituendole armonia.
Il linguaggio curvilineo delle creazioni Winetage, infatti, fa da contraltare agli angoli a 90 gradi, agli spigoli e alle linee rette che dominano l’architettura e gli arredi contemporanei, elementi che prolungano, spesso in modo inconscio, la logica dell’ambiente di lavoro: ordine, gerarchia, autorità.
Winetage rompe questa simmetria con eleganza e rispetto, lasciando che siano le curve naturali del rovere a guidare il disegno.
Il risultato è uno spazio che respira e accoglie.
Un ambiente dove la persona non si adatta all’oggetto, ma si ritrova in esso.
Perché in quelle linee più dolci e fluide, c’è una forma di libertà che assomiglia a chi le sceglie.
WINETAGE
Il rovere che ha assorbito il tempo. Ora prende forma.
Ogni venatura, ogni sfumatura del legno porta con sé anni di silenzio, vino e attesa. Winetage nasce da un gesto di rispetto: recuperare botti esauste in rovere, non per nostalgia, ma per evoluzione. Perché quel legno, nobile, vissuto, profondo, non ha esaurito la sua storia: ha solo cambiato voce. Una voce che oggi si esprime in un design italiano sostenibile, capace di unire memoria, materia e visione contemporanea.
Come nasce l'idea
Tutto ha inizio tra i profumi di una cantina vinicola.
È lì che nasce l’intuizione di Winetage: scoprendo che botti in rovere pregiato, usate per l’invecchiamento del vino, vengono smaltite e bruciate dopo soli 5 o 6 anni.
Un gesto abituale. Ma anche un paradosso. In quel momento, un’immagine: Michelangelo e quel blocco di marmo fragile, di scarsa qualità e senza forma che nessun altro voleva scolpire.
Michelangelo accettò invece la sfida. Perché vide in quello “scarto” qualcosa che gli altri non vedevano ancora. Per secoli il mondo ha conosciuto quello “scarto” come il David.
È da quella visione che nasce il progetto: recuperando e reinterpretando il rovere invecchiato nel vino, Winetage trasforma ciò che è stato messo da parte in qualcosa di eterno. Ridare valore. Dare nuova forma al tempo. dSEGNI ne abbraccia oggi la filosofia: perché il rovere, vissuto e segnato, ha ancora molto da raccontare, e in quelle tracce, spesso, chi osserva ritrova anche qualcosa di sé.
Il design
Ogni botte è diversa, come ogni vino che ha custodito.
Il rovere, impregnato di aromi e tannini, si lascia attraversare. Cambia colore, assume sfumature uniche, irripetibili.
È questa alchimia invisibile che guida le creazioni Winetage.
Ogni creazione Winetage nasce dalla rivalutazione della materia nelle sue 2 componenti essenziali: la curvatura e la colorazione impressa dal vino durante l’invecchiamento. Questi attributi accompagnano e guidano la creatività dei designer in ogni fase del processo.
Il design non impone, ma ascolta. Non plasma, ma accompagna.
Un approccio non banale e non per tutti.
Per questo Winetage seleziona scrupolosamente designer e artigiani che sappiano davvero interpretare la storia del rovere, per rispettarne ed esaltarne la curvatura, il colore e le caratteristiche distintive.
Così anche l’integrazione di elementi come il marmo, i metalli e i materiali biologici high-tech Green giocano un ruolo fondamentale.
Soprattutto i marmi, Carrara (Toscana) e Palissandro (Piemonte), provenienti da scarti di lavorazione e torsoli, sono accuratamente selezionati e reinterpretati per Winetage da due artisti della pietra con una lunga tradizione artigianale familiare.
La curvatura
Lo stile elegante e minimale delle creazioni Winetage racconta un design naturale e gentile, pensato per creare un distacco reale dall’ambiente professionale.
Ogni creazione è dialogo: tra legno e marmo, tra curva e superficie, tra passato e presente.
dSEGNI accoglie Winetage per la sua capacità di liberare la forma da ogni rigidità, restituendole armonia.
Il linguaggio curvilineo delle creazioni Winetage, infatti, fa da contraltare agli angoli a 90 gradi, agli spigoli e alle linee rette che dominano l’architettura e gli arredi contemporanei, elementi che prolungano, spesso in modo inconscio, la logica dell’ambiente di lavoro: ordine, gerarchia, autorità.
Winetage rompe questa simmetria con eleganza e rispetto, lasciando che siano le curve naturali del rovere a guidare il disegno.
Il risultato è uno spazio che respira e accoglie.
Un ambiente dove la persona non si adatta all’oggetto, ma si ritrova in esso.
Perché in quelle linee più dolci e fluide, c’è una forma di libertà che assomiglia a chi le sceglie.
Catalogo prodotti
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