Opere in gres porcellanato, realizzate artigianalmente in Italia.
Acqua, terra e fuoco entrano in dialogo con mente, cuore e mani, per dare forma a ciò che resta quando tutto il superfluo viene rimosso.
Ogni dettaglio nasce da un gesto essenziale.
VENETO
Interni
LINEASETTE
La storia
14 marzo 1977
Uno scantinato, due amici, una materia da reinventare.
Giuseppe Bucco e Flavio Cavalli, freschi di diploma all’Istituto Statale d’Arte per la Ceramica di Nove, danno vita a Lineasette in un laboratorio improvvisato.
L’intento non è imitare, ma tracciare una nuova via nella ceramica: essenziale, duratura, rigorosa. Il materiale scelto, gres porcellanato, impone attesa e precisione. Non si lascia domare facilmente.
Per tre anni, tutto ruota attorno alla ricerca: della temperatura giusta, della miscela perfetta, della forma che non cerca attenzione, ma verità.
È lì che prende forma lo stile Lineasette: sobrio, silenzioso, radicale.
Da dove nascono le idee
Le idee prendono forma in silenzio.
A volte emergono da un paesaggio osservato senza fretta: colori, curve, proporzioni che restano impressi. Altre volte nascono da ciò che è vicino, vissuto, affettivo.
O ancora si sedimentano nello sguardo rivolto ai grandi maestri del passato, dove ogni forma ha un peso, un ritmo, un’intenzione. Il primo gesto è tracciato a mano: schizzi, linee, variazioni che cercano di afferrare l’intuizione iniziale, ancora opaca ma presente.
Ogni creazione parte da lì, da un disegno che prova a contenere un pensiero. Poi arriva la materia.
L’argilla viene modellata per creare il prototipo, curato in ogni dettaglio.
C’è chi lavora al tornio, per seguire la regolarità. E chi modella a mano, lasciando libertà alle forme.
Il gres porcellanato
Nove, nel cuore del Veneto, è da secoli una delle capitali della ceramica.
È qui che si trova il laboratorio Lineasette: un luogo in cui terra, acqua e fuoco continuano a dialogare con il sapere artigianale, custodito e tramandato nel tempo. Con questi tre elementi, terra, acqua, fuoco, si genera forma. Si rende visibile l’invisibile.
Un equilibrio fragile, che richiede ascolto e tempo. Le creazioni Lineasette nascono esclusivamente da processi artigianali, e prendono forma in gres porcellanato, una ceramica densa, resistente, nobile.
Un composto di argille, caolini e feldspati, portato a 1200°C, che non si lascia semplicemente modellare, ma chiede conoscenza e precisione. Rispetto alla ceramica tradizionale, restituisce una profondità tattile ed espressiva che si percepisce nel tempo.
Una formula esclusiva, affinata negli anni, consente oggi di lavorare il gres porcellanato con precisione e coerenza. Ma resta una materia viva, sensibile, mutevole.
Un materiale che non concede scorciatoie e che richiede, ogni volta, consapevolezza e cura.
Il colore
Una gamma cromatica curata in ogni dettaglio, pensata per accompagnare, mai coprire, le forme. Ogni tonalità nasce da una ricerca rigorosa, fatta di prove, tempi di cottura, osservazione.
Nulla è lasciato al caso: il colore è parte del progetto, non finitura.
Il carattere opaco, ruvido e monocromatico che distingue le creazioni Lineasette nasce da un engobbio: un rivestimento a base di argilla, ossidi metallici e sabbie silicee. “Engober” in francese significa ricoprire con uno strato di terra, ed è esattamente ciò che accade: la materia sulla materia.
Il risultato è un tono grezzo, puntinato, profondo, attraversato da chiaroscuri che emergono in superficie con discrezione. In alcune creazioni, la superficie si apre a smalti vetrificati: lucidi, lisci, riflettenti.
Dove il colore non assorbe la luce, ma la rimanda, trasformandola.
LINEASETTE
La storia
14 marzo 1977
Uno scantinato, due amici, una materia da reinventare.
Giuseppe Bucco e Flavio Cavalli, freschi di diploma all’Istituto Statale d’Arte per la Ceramica di Nove, danno vita a Lineasette in un laboratorio improvvisato.
L’intento non è imitare, ma tracciare una nuova via nella ceramica: essenziale, duratura, rigorosa. Il materiale scelto, gres porcellanato, impone attesa e precisione. Non si lascia domare facilmente.
Per tre anni, tutto ruota attorno alla ricerca: della temperatura giusta, della miscela perfetta, della forma che non cerca attenzione, ma verità.
È lì che prende forma lo stile Lineasette: sobrio, silenzioso, radicale.
Da dove nascono le idee
Le idee prendono forma in silenzio.
A volte emergono da un paesaggio osservato senza fretta: colori, curve, proporzioni che restano impressi. Altre volte nascono da ciò che è vicino, vissuto, affettivo.
O ancora si sedimentano nello sguardo rivolto ai grandi maestri del passato, dove ogni forma ha un peso, un ritmo, un’intenzione. Il primo gesto è tracciato a mano: schizzi, linee, variazioni che cercano di afferrare l’intuizione iniziale, ancora opaca ma presente.
Ogni creazione parte da lì, da un disegno che prova a contenere un pensiero. Poi arriva la materia.
L’argilla viene modellata per creare il prototipo, curato in ogni dettaglio.
C’è chi lavora al tornio, per seguire la regolarità. E chi modella a mano, lasciando libertà alle forme.
Il gres porcellanato
Nove, nel cuore del Veneto, è da secoli una delle capitali della ceramica.
È qui che si trova il laboratorio Lineasette: un luogo in cui terra, acqua e fuoco continuano a dialogare con il sapere artigianale, custodito e tramandato nel tempo. Con questi tre elementi, terra, acqua, fuoco, si genera forma. Si rende visibile l’invisibile.
Un equilibrio fragile, che richiede ascolto e tempo. Le creazioni Lineasette nascono esclusivamente da processi artigianali, e prendono forma in gres porcellanato, una ceramica densa, resistente, nobile.
Un composto di argille, caolini e feldspati, portato a 1200°C, che non si lascia semplicemente modellare, ma chiede conoscenza e precisione. Rispetto alla ceramica tradizionale, restituisce una profondità tattile ed espressiva che si percepisce nel tempo.
Una formula esclusiva, affinata negli anni, consente oggi di lavorare il gres porcellanato con precisione e coerenza. Ma resta una materia viva, sensibile, mutevole.
Un materiale che non concede scorciatoie e che richiede, ogni volta, consapevolezza e cura.
Il colore
Una gamma cromatica curata in ogni dettaglio, pensata per accompagnare, mai coprire, le forme. Ogni tonalità nasce da una ricerca rigorosa, fatta di prove, tempi di cottura, osservazione.
Nulla è lasciato al caso: il colore è parte del progetto, non finitura.
Il carattere opaco, ruvido e monocromatico che distingue le creazioni Lineasette nasce da un engobbio: un rivestimento a base di argilla, ossidi metallici e sabbie silicee. “Engober” in francese significa ricoprire con uno strato di terra, ed è esattamente ciò che accade: la materia sulla materia.
Il risultato è un tono grezzo, puntinato, profondo, attraversato da chiaroscuri che emergono in superficie con discrezione. In alcune creazioni, la superficie si apre a smalti vetrificati: lucidi, lisci, riflettenti.
Dove il colore non assorbe la luce, ma la rimanda, trasformandola.
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